Segnalazioni · 21 Ottobre 2025
Non lasciare che ci uccidano. Storie di Memorial di Boris Belenkin (Rizzoli, 2024)
Dalla nascita di Memorial negli anni della perestrojka alla persecuzione odierna, Boris Belenkin ripercorre la battaglia dell’Ong per restituire voce alle vittime delle repressioni sovietiche
Boris Belenkin
Non lasciare che ci uccidano.
Storie di Memorial
RIZZOLI, 2024
352 pagine
19 €
[SEGNALAZIONE DA MEMORIAL ITALIA] – Boris Belenkin, direttore e fondatore della Biblioteca di Memorial, racconta la creazione di Memorial a fine anni Ottanta e la lotta per la verità che gli studiosi e attivisti dell’Ong hanno messo in campo per mostrare al mondo il livello di repressioni politiche e la propaganda che ha caratterizzato prima l’Urss e poi, di rigetto, la Russia.
La storia dell’Unione Sovietica e della Russia viene letto come un movimento circolare che riproduce pratiche repressive, tecniche di propaganda e cliché del passato. A volte questo ciclo si interrompe per qualche anno ma poi ricomincia come in una spirale senza fine.
Proprio in una di queste brevi pause è nato Memorial. Fino a quel momento la ricerca della verità storica era un percorso clandestino e accidentino. Boris Belenkin racconta questo cambiamento epocale che ha permesso a un gruppo di studiosi di creare un’organizzazione unica nella storia del Paese.
Dalle iniziative pubbliche come la cosiddetta Restituzione dei nomi dei giustiziati, letti ogni anno in Piazza Lubjanka a Mosca, al minuzioso lavoro di raccolta delle collezioni dell’Archivio, del Museo e della Biblioteca, Belenkin descrive le attività e i protagonisti che hanno lavorato nell’organizzazione, come Arsenij Roginskij, Jan Racinskij, Aleksandr Daniel’. Fino ad arrivare agli attacchi violenti contro l’edificio e i dipendenti di Memorial da parte di agenti dei servizi.
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