30 Ottobre 2025

La pirateria e le origini marittime della classe operaia

Incontro con Marcus Rediker allo Spazio Shake Via Ingegnoli 13 Milano (zona Lambrate) – Giovedì 30 ottobre alle 18:30 


Marcus Rediker (1951) è uno dei maggiori storici contemporanei americani. È considerato uno dei più interessanti studiosi di storia sociale a livello mondiale. Ha insegnato alla Georgetown University dal 1982 al 1994 ed è attualmente Professore Emerito di Storia Atlantica presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Pittsburgh.
Rediker è noto soprattutto per i suoi libri sulla pirateria e sul Middle Passage. Ha collaborato con contemporanei come Peter Linebaugh e Paul Buhle. Rediker ha anche lavorato alla produzione di un one-man show basato sulla figura dell’abolizionista quacchero Benjamin Lay con la drammaturga Naomi Wallace e di un documentario su La Amistad con il regista Tony Buba.
I sui libri sono stati in più occasioni premiati. Ha vinto due volte il Merle Curti Award e il George Washington Book Prize nel 2008.
Rediker ha ricevuto borse di studio dal National Endowment for the Humanities, dall’American Council of Learned Societies e dalla
John Simon Guggenheim Memorial Foundation, ed è stato riconosciuto dall’Organization of American Historians come docente di illustre valore dal 2002 al 2008.

Tra i suoi libri I ribelli dell’Atlantico. La storia perduta di un’utopia libertaria (con Peter Linebaugh, Feltrinelli).


Per Shake Edizioni ha pubblicato nel 2015 Storia sociale della pirateria, in cui utilizza una vasta gamma di fonti storiche (casellari giudiziari, diari, resoconti di viaggio, e molti altri documenti ancora) per ricostruire il mondo culturale e sociale dei marinai e dei pirati anglo-americani che solcavano i mari nella prima metà del Diciottesimo secolo. Rediker ricostruisce la vita lungo il litorale, dove gente di mare di tutto il mondo affollava i porti e i suoi bordelli, tra birrerie, risse di strada, e anche il carcere. Lo studio di Rediker non poteva non esplorare le loro condizioni di lavoro: la disciplina dura, le fustigazioni brutali, le impiccagioni macabre, i salari reali. Fino a dimostrare le ragioni reali che portavano questi lavoratori alla scelta di diventare finalmente dei pirati.

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