Rassegna Stampa · 4 Ottobre 2025

Gli zoo e la guerra

da Gli zoo sotto le bombe di Paolo Valentino, Il Foglio, 27 settembre 2025

C’è un memoriale allo zoo di Berlino che ricorda gli animali uccisi durante la Seconda guerra mondiale, tra cui un elefante colpito nei bombardamenti. Dopo averlo visitato, lo storico John M. Kinder, oggi docente alla Oklahoma State University, ha iniziato una ricerca da cui è stato tratto il libro World War Zoos. Ne ha scritto Paolo Valentino sul Foglio.

Il libro racconta come i giardini zoologici abbiano vissuto tra la Grande depressione e la guerra fredda, attraversando il conflitto mondiale. Gli zoo furono devastati dai bombardamenti, dalle occupazioni e dalle penurie di cibo e medicine: molti animali morirono di fame, malattie, furono soppressi o mangiati. A Berlino, dai 3.000 animali del 1939 se ne salvarono solo 91 nel 1945; a Londra, all’inizio della guerra furono abbattuti oltre 200 esemplari per ragioni di sicurezza.

Le truppe naziste in Polonia e in Unione sovietica confiscarono gli animali più preziosi e sterminarono il resto. Gli zoo erano parte dell’autorappresentazione del regime: venivano usati come vetrine per il potere. Hitler promosse nel 1933 una legge avanzata di protezione animale; Göring teneva un mini-zoo a Karinhall; Goebbels fece dello zoo di Berlino un palcoscenico propagandistico. Emblematica la costruzione di un bioparco accanto al lager di Buchenwald, usato come svago per SS e famiglie, ma anche come strumento di umiliazione per i prigionieri, costretti a curare animali trattati meglio rispetto a loro.

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